La circolare RGS n. 30 del 11 agosto 2022 evidenzia le modalità operative con cui le amministrazioni devono asseverare il rispetto del principio DNSH nelle diverse fasi attuative delle misure, a partire dalla selezione dei progetti fino alla rendicontazione.
Il rispetto del principio DNSH deve infatti accompagnare il progetto nelle sue diverse evoluzioni: alcuni aspetti potranno essere approfonditi in fase esecutiva o rendicontati solo a fine lavori, ma – semplificando molto – il censimento delle Schede Tecniche della Guida Operativa applicabili e le relative “check list” devono essere presenti nelle diverse fasi, a partire dal Progetto di fattibilità tecnica ed economica delle opere pubbliche (Pfte).
La Circolare RGS e le Linee Guida per lo svolgimento delle attività di controllo e rendicontazione degli interventi PNRR illustrano in più punti la necessità di accompagnare il progetto con quanto relativo al DNSH, ad esempio il punto
5.1.2 Misure ex ante per il rispetto delle condizionalità specifiche, del principio DNSH e dei principi trasversali PNRR
Indinca che per il rispetto del DNSH si devono indicare negli atti e nei documenti “chiave” della procedura (es. bando e relativi documenti tecnici e amministrativi) gli elementi e le prescrizioni/obblighi per il soggetto realizzatore e degli eventuali ulteriori obblighi […]. Operativamente il soggetto attuatore dovrà garantire gli elementi di coerenza con gli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH (2021/C58/01) facendo a tal proposito riferimento alla “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH)” […] anche con riferimento alle schede di autovalutazione.
Nella fase di stipula del contratto con il soggetto realizzatore, il soggetto attuatore deve provvedere – coerentemente con quanto previsto dall’Avviso/Bando e relativa documentazione di gara – all’inserimento di specifiche prescrizioni / requisiti / condizionalità utili ad orientare le soluzioni tecniche e amministrative delle attività da realizzare, al fine di garantire il rispetto dei requisiti e delle condizionalità PNRR e di tutti gli ulteriori requisiti connessi alla misura a cui il progetto è associato, il rispetto del principio del DNSH nonché dei principi trasversali. Si tratta di inserire prescrizioni, requisiti e condizionalità che non siano generiche anche per evitare contestazioni da parte delle imprese appaltatrici e difficoltà nella fase di rendicontazione.
Nell’inserimento sul sistema informativo ReGIS infatti, il soggetto attuatore è tenuto ad attestare l’esito regolare dei diversi controlli nelle diverse fasi, tra cui quelli dei requisiti associati, in specifico ad esempio il DNSH.
In fase di rendiconto su ReGIS infatti occorrerà allegare idonea documentazione probatoria del controllo svolto (es: check list, attestazioni, etc.) che dovrà essere elaborata dalle Amministrazioni titolari di Misure PNRR in ragione delle peculiarità e specificità di ciascuna riforma/investimento nonché ogni altra documentazione da queste ritenuta necessaria. Con riferimento specifico alla verifica sul rispetto del principio DNSH (trasversale e comune a tutti gli interventi) si precisa che, laddove lo stesso costituisca anche un requisito esplicito dell’intervento, sarà
necessario allegare attestazione di verifica di tutti gli elementi di controllo delle checklist utilizzate con indicazione della documentazione probatoria.
In estrema sintesi, il rispetto del principio DNSH non può essere solo formale, con semplici “dichiarazioni di rispetto”, ma va supportato dagli elementi progettuali e da documenti di riscontro in fase esecutiva, anche a carico del soggetto attuatore.
Con riferimento al capitolo riguardante le indicazioni per il controllo e la rendicontazione di competenza delle Amministrazioni Centrali titolari di misure PNRR, infatti, sul principio DNSH deve essere svolta un’analisi puntuale dei riscontri.
