Indirizzi per la verifica climatica

Il Dipartimento per le Politiche di Coesione ha adottato gli Indirizzi per la verifica climatica dei progetti infrastrutturali finanziati dalla politica di coesione 2021-2027.

Il DNSH ha introdotto per la prima volta il tema della verifica della resilienza climatica, attività che mira a garantire un livello adeguato di resilienza dell’infrastruttura agli impatti dei cambiamenti climatici nel corso del suo intero ciclo di vita.

Tale analisi costituisce la base per identificare, valutare e attuare misure di adattamento mirate a ridurre il rischio residuo a un livello accettabile, da prevedere in fase di progettazione dell’intervento e/o nelle diverse fasi di gestione (manutenzione, monitoraggio, ecc.).

In quest’ottica la Commissione Europea ha rilasciato nel 2021 la Comunicazione 373 con tema gli “Orientamenti tecnici per le infrastrutture a prova di clima“, richiamata da più schede tecniche nell’ambito della Guida Operativa DNSH per il PNRR.

(schede tecniche che richiedono un approfondimento sul tema adattamento climatico)

Nella Comunicazione europea citata indica un concetto di infrastruttura molto ampio, sostanzialmente dagli edifici in poi:

  • edifici, dalle abitazioni private alle scuole o agli impianti industriali, che costituiscono il tipo di infrastruttura più comune e la base per gli insediamenti umani;
  • infrastrutture basate sulla natura, quali tetti, pareti e spazi verdi e sistemi di drenaggio;
  • infrastrutture di rete essenziali per il funzionamento dell’economia e della società moderne, in particolare le infrastrutture energetiche (ad esempio reti, centrali elettriche, condotte), i trasporti (attività immobilizzate come strade, ferrovie, porti, aeroporti o infrastrutture di trasporto per vie navigabili interne), le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ad esempio reti di telefonia mobile, cavi per la trasmissione di dati, centri dati) e le risorse idriche (ad esempio, condotte di approvvigionamento idrico, bacini artificiali, impianti di trattamento delle acque reflue);
  • sistemi di gestione dei rifiuti prodotti da imprese e famiglie (punti di raccolta, impianti di cernita e riciclaggio, inceneritori e discariche);
  • altre attività materiali in una gamma più ampia di settori strategici, tra cui le comunicazioni, i servizi di emergenza, l’energia, la finanza, l’alimentazione, la pubblica amministrazione, la sanità, l’istruzione e la formazione, la ricerca, la protezione civile, i trasporti, i rifiuti o le risorse idriche;
  • altri tipi di infrastrutture, sulla base delle specifiche condizioni di ammissibilità dei fondi europei attivati.

Pertanto un’analisi del rischio climatico (“report di analisi dell’adattabilità”) si rende necessario in molti interventi. Per questo motivo il Dipartimento per le Politiche di Coesione ha elaborato un apposito documento che prova ad approfondire e delineare il tema per una più semplice applicazione degli Orientamenti Tecnici.

LINK: https://politichecoesione.governo.it/it/politica-di-coesione/la-programmazione-2021-2027/piani-e-programmi-europei-2021-2027/verifica-climatica-dei-progetti-infrastrutturali-finanziati-dalla-politica-di-coesione-2021-2027/

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