Bandi nuovi… schede vecchie

Purtroppo constatiamo che a creare maggiore confusione sul requisito DNSH sono spesso le amministrazioni centrali, che pubblicano bandi con riferimento alle schede della Guida 2021!

Seppure è vero che la nota di accompagnamento della Guida 2022 recita che “le revisioni apportate alle opzioni di verifica ex-ante ed ex-post e alle check list sono migliorative ma non inficiano scelte eventualmente effettuate sulla base delle precedenti versioni“, il ragionamento di buon senso è sicuramente legato ai progetti già in corso che, con l’uscita dell’aggiornamento della Guida Operativa di ottobre, non avevano la necessità di rivedere profondamente la relazione DNSH.

Tuttavia l’aggiornamento della Guida deriva proprio da “l’ingresso nella fase di esecuzione di un numero crescente di misure del PNRR [che] ha reso evidente l’opportunità di aggiornare la “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente” […] affinché le indicazioni fornite siano più coerenti con le effettive modalità di attuazione degli investimenti così come segnalate dalle Amministrazioni titolari”.

A maggior ragione questo è diventato quasi d’obbligo per gli interventi relativi alla digitalizzazione, che fanno capo in sostanza alla Scheda 3 e soprattutto alla Scheda 6 (servizi informatici di hosting e cloud), che ha subito un ulteriore cambiamento dopo ottobre 2022, con un aggiornamento di dicembre 2022, sia relativamente alla non applicabilità in alcune Misure, sia nei contenuti.

In buona sostanza, fino a quando il “sistema” DNSH non andrà veramente a regime, è sempre indispensabile verificare per ogni Investimento e per ogni Bando i criteri dettati dall’Ente e – nel caso – sottoporre dei quesiti.

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